ECMD al Parlamento europeo

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Filip Jarosz al Parlamento europeo

Come ben sapete, Metal Detector Club Italia è membro ufficiale del Consiglio Europeo per il Metal Detecting insieme al quale abbiamo avviato una politica di confronto quotidiano mediante tutti i canali che l’ECMD ha in essere. Seguiamo sempre con grande attenzione come la politica e il comparto archeologico si muovono nei confronti del Metal Detecting e del mondo che ruota attorno al nostro mondo. Grazie al nostro segretario Edoardo Meacci siamo costantemente in contatto con il presidente dell’ECMD e dei rappresentanti nazionali. Proprio in questi giorni l’ECMD ha avuto dei confronti importanti col Parlamento Europeo, ecco di seguito un report dell’incontro.

ECMD crede fortemente che i metal detectoristi responsabili devono essere trattati in modo equo in tutti i paesi europei. Come promesso in precedenza, abbiamo anche iniziato un attività di lobbying presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, con la speranza che alla fine uno standard relativo alla pratica del Metal Detecting sarà adottato in tutta Europa. Nella nostra lettera di presentazione, inviata ai vari Membri del Parlamento abbiamo scritto:

“Caro membro del Parlamento europeo,

Il Consiglio europeo per il Metal Detecting (ECMD) è stato istituito il 17 apr 2016 da parte dei rappresentanti delle principali organizzazioni di Metal Detecting provenienti da sette diversi paesi europei (Bulgaria, Francia, Irlanda, Jersey, Polonia, Spagna e Regno Unito), con il aiuto da parte del National Council for Metal Detecting (NCMD Inglese), nel corso di una conferenza internazionale a Birmingham, Regno Unito. Dalla sua istituzione, l’organizzazione ha accolto quattro nuovi membri: Belgio, Danimarca, Italia (con MdClubItalia) e Svezia. Il ECMD crede fortemente nell’importanza della pratica del Metal Detecting Responsabile. Negli ultimi decenni, molti detectoristi hanno contribuito alle scoperte di alcuni dei manufatti storici più significativi e rappresentativi di tutto il mondo. Oltre ad essere un hobby divertente e appagante, il metal detecting, se opportunamente regolato, è anche un metodo molto efficace di protezione del patrimonio culturale.

L’obiettivo principale del Consiglio europeo per il Metal Detecting è contribuire allo sviluppo delle leggi in Europa attualmente vigenti, in un modo che consentano di proteggere il patrimonio culturale senza limitare eccessivamente questo hobby, nonché per educare coloro che sono e non a conoscenza delle normative in materia.

Metal Detecting in un contesto completamente legale e strutturato.

In alcuni paesi europei il metal detecting è ingiustamente limitato, principalmente a causa di incomprensioni su questo hobby e la mancanza di apprezzamento nell’usare detectoristi volontari per integrare le ricerche archeologiche ufficiali. Esistono alcuni trattati internazionali che in realtà sottolineano la rilevanza della partecipazione dei cittadini nella tutela del patrimonio. Uno di questi trattati è la “Convenzione sul valore del patrimonio culturale per la società” (Framework Convention on the Value of Cultural Heritage for Society; nota anche come Convenzione di Faro 2005). Questa convenzione, che è stata ratificata o firmata da più di 20 paesi europei, è in gran parte basata sull’articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la quale chiarisce che “ognuno ha il diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici”. Tra le altre cose, la Convenzione di Faro incoraggia tutti a contribuire al processo di studio e presentazione del patrimonio culturale, a seguito della quale ai detectoristi dovrebbe essere permesso di analizzare e riportare le loro scoperte. L’ECMD ritiene che il metal detecting può essere strutturato e regolato in modo efficace al fine di sfruttare la passione e la conoscenza di amatori del settore e implementare e combinare le tecniche di rilevamento con una serie di metodi archeologici in modo che quelle tecniche possano essere utilizzate durante la maggior parte delle indagini archeologiche.

Le sfide per il Consiglio.

Alcune autorità non sono adeguatamente istruite sul tema del metal detecting. Di conseguenza, il metal detecting è gestito da leggi ambigue e ingiuste in molti paesi europei. Ad esempio, è del tutto possibile trovare accidentalmente un antico manufatto senza in realtà l’intenzione di trovarlo. Tuttavia, è considerato illegale trovare fortuitamente tali oggetti in alcuni paesi. Come risultato, molte persone sono costrette a nascondere le loro scoperte accidentali al fine di evitare di essere perseguiti penalmente, al contrario di informare semplicemente un museo o un archeologo circa il loro ritrovamento. Alcuni paesi non hanno nemmeno le leggi relative al metal detecting, il che rende molto difficile agire in modo etico.

Siamo convinti che queste leggi severe fanno più male che bene, anche perchè la stragrande maggioranza dei detectoristi vorrebbe rispettare la legge. Un approccio giuridico più indulgente, renderebbe più facile da proteggere e preservare il patrimonio culturale, in quanto ciò incoraggerebbe gli hobbisti e i dilettanti non solo a cercare ma anche a consegnare manufatti che sono sepolti vicino alla superficie, lasciando il lavoro più impegnativo per i professionisti del settore. Ci sono diversi paesi in cui detectoristi lavorano in stretta collaborazione con gli archeologi (con ottimi risultati), come nelle Fiandre, in Danimarca, Inghilterra, Olanda e Galles, ma in molti posti purtroppo questo tipo di cooperazione non esiste. Uno degli obiettivi della nostra organizzazione è quello di incoraggiare le due parti ad unire le forze nei paesi in cui questo non è ancora avvenuto.

ECMD – Variazione leggi europee in materia di rilevazione di metalli (metal detecting).

E ‘nostra intenzione promuovere pratiche responsabili ed etiche per quanto riguarda il metal detecting in tutti i paesi europei. Ci auguriamo che gli esempi di compromessi praticabili raggiunti in paesi come la Danimarca o le Fiandre possa diventare una road map per altri paesi a seguire, in quanto è evidente che stiamo tutti lavorando verso un obiettivo comune – la tutela e la conservazione del patrimonio culturale europeo.

Ci auguriamo vivamente che si sostenere il nostro lavoro e ci aiuterà a fare in modo che l’hobby del metallo individuare, intrapresa in modo responsabile, è trattato con equità e rispetto. “

E’ un onore per noi essere parte di questa grande famiglia europea di “colleghi detectoristi” uniti dall’unico obiettivo di dare lustro e il giusto posto al nostro hobby. Ci stiamo impegnando il più possibile per rendere il giusto onore anche in Italia alla pratica del Metal Detecting Reponsabile, se volete sostenere la nostra opera tesseratevi alla nostra associazione e facciamo in modo che con le nostre azioni il nostro lavoro venga sempre visto come un valore aggiunto alla tutela del patrimonio e non come una deturpazione dello stesso.

Francesco Manzella – MdClubItalia

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Alla sinistra Janusz Lewandowski Eurodeputato con Filip Jarosz dell’ECMD
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