Il codice di comportamento di Boston sul metal detecting, questo (s)conosciuto !?

Un codice di comportamento importante, spesso richiamato da molti e che noi condividiamo appieno.

Cercando nella rete ne abbiamo identificate più versioni, alcune minimali (o meglio, specifiche per particolari situazioni e contesti) altre più complete ed articolate.  In generale le diverse versioni si adattano anche all’area geografica e sono influenzate da aspetti socio-culturali.

Ma il codice di Boston, esiste davvero ? perché viene chiamato di Boston e perché, spesso, lo si riconduce ad una fantomatica approvazione di un altrettanto chimerico Comitato Mondiale?

Viene genericamente chiamato in questo modo ma, come sempre, ci piace approfondire e …. cosa abbiamo trovato?

In molti siti si riporta che il codice fu approvato e forse redatto dal Comitato Mondiale per il Metal Detecting, ma in realtà non abbiamo trovato nessun Comitato e né siamo riusciti a ricollegarlo a Boston, capoluogo della contea di Suffolk e capitale dello Stato del Massachusetts (USA)!?

Abbiamo identificato che il suo contenuto (ma non la sua denominazione) è ripreso da innumerevoli gruppi americani ed internazionali, con leggere varianti, ed è stato invece “statuito” dal Consiglio Nazionale per il Metal Detecting, quello inglese: il NCMD (National Council for Metal Detecting) con la denominazione di Code of Conduct (a questo link potete leggerlo in inglese).

All’anglosassone maniera è stato scritto con dovizia di particolari e, sicuramente, appare più completo di molti altri.

Ma cosa è il “Codice di Boston” (se così vogliamo continuare a chiamarlo)?

E’ un insieme di linee guida e norme comportamentali che ogni buon detectorista è tenuto a rispettare per rispondere al modello del Metal Detecting Responsabile e, peraltro, per portare alto il buon nome della categoria.

Come è giusto che sia, lo abbiamo tradotto e addomesticato cercando di mantenere la meticolosità anglosassone.

Ecco la nostra versione italiana (traduzione e domesticazione dell’originale):

  1. Non introducetevi mai in terreni privati senza autorizzazione. Ottenete sempre il permesso del proprietario prima di entrare in qualsiasi terreno.
  2. Rispettate le leggi regionali e nazionali. Lasciate cancelli e proprietà come li avete trovati, non danneggiate le colture, non spaventate gli animali e non disturbate la nidificazione degli uccelli.
  3. Ovunque scaviate, non lasciate pasticci (sporcizia) o superfici non sicure (buche) per coloro che passeranno di lì dopo di voi. E’ semplicissimo estrarre una moneta o un altro oggetto di piccole dimensioni sepolti a pochi centimetri sotto terra senza scavare una grande buca. Utilizzate un attrezzo da scavo adatto per tagliare un piccolo lembo di terra con cura (non rimuovete la zolla di terra interamente dal terreno), estraete l’oggetto, ripristinate la zolla erbosa, la sabbia o il terreno con cura, così che anche per voi sia difficile riconoscere i punti dove avete scavato.
  4. Partecipate nel mantenere pulito il vostro paese. Non abbandonate rifiuti durante la vostra escursione e, nel possibile, raccogliete quelli che troverete in giro (per poi gettarli negli appropriati cestini). In questo modo farete una cortesia al proprietario del terreno e, peraltro, impedirà che li ritroviate (spazzoliate) la prossima volta.
  5. Se individuate qualsiasi tipo di munizione attiva (non esplosa) o un qualsiasi oggetto letale, come una bomba inesplosa o una mina, NON TOCCATELA! Segnalate il sito con precisione ed attenzione (in modo che sia riconoscibile da tutti – con un nastro/straccio rosso e bianco o qualcosa di simile), riportate immediatamente il ritrovamento alla locale stazione di Polizia (tel. 113) o dei Carabinieri (tel. 112) e avvertire sempre il proprietario del terreno.
  6. Riportate qualsiasi ritrovamento storico al proprietario del terreno. In Italia non è applicabile, ossia: il proprietario può essere anche avvisato (opportuno e doveroso diremmo) ma il ritrovamento va denunciato “ …..entro ventiquattro ore al soprintendente o al sindaco ovvero all’autorità di pubblica sicurezza …” (come previsto dalla legge n°42/2004 art. 90).
  7. Ricordate che in Italia (ed in molti paesi) utilizzare un metal detector in un’area a vincolo archeologico è illegale (da noi è un reato PENALE), poiché si configura quale ricerca archeologica (per legge, di esclusiva competenza del Ministero). Prima di andare su un terreno del quale non siete certi se sia sottoposto o meno a vincolo, informatevi SEMPRE presso la locale soprintendenza. Nel dubbio: evitate e cercate/scegliete un’altra area. Ricordate, anche , che il nostro hobby deve rispettare le leggi sulla protezione paesaggistica.
  8. Ricordate che chiunque esce con un metal detector è un ambasciatore del nostro hobby. Non fate niente che possa gettare discredito su questo hobby e su chi lo pratica.
  9. Non perdete l’occasione di spiegare cosa facciamo e in che cosa consiste a chi chiede riguardo il nostro meraviglioso hobby.
  10. Familiarizzate con i seguenti documenti (norme, termini e definizioni in essi contenuti):

Un altro interessante documento, sulla falsa riga del “Codice di Boston”, è il “Code of Practice” del PAS (Portable Antiquities Scheme) UK.

Metal Detector Club Italia riconosce e promuove il “Codice di Boston”.

P.S.: fateci sapere se trovate qualcosa su questo codice, la sua origine e perché chiamato di Boston, magari scopriremo insieme l’arcano !! 😉

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