Il Codice Etico della FIMD

 

CODICE ETICO DEL METAL DETECTING RESPONSABILE

Fatte proprie le leggi dello Stato in materia dei beni culturali, che ad ogni buon conto tutti i detectoristi devono conoscere e alle quali devono attenersi, alle buone norme di civiltà, agli usi e consuetudini e ai principi di tutela e salvaguardia dei beni culturali del nostro Paese, la FIMD, come da statuto, adotta un preciso Codice Etico che raccoglie le principali regole di comportamento attraverso le quali praticare il Metal Detecting Responsabile. Ogni detectorista è ambasciatore e responsabile della nostra pratica e della categoria.

Il Codice Etico della Federazione va osservato anche durante la pratica del metal detecting fuori dai confini nazionali, coniugandolo con le leggi del paese dove si pratica.

  1. La pratica del metal detecting responsabile va implementata ed applicata sempre. Sicuramente in modo obbligatorio ogni qualvolta si incorra in una scoperta fortuita di beni culturali (art. 90 del Dlgs n.42 del 2004), di particolare interesse o di eventuale pericolosità per il quale è indispensabile attuare quanto previsto dalla legge e quanto necessario per salvaguardare il bene scoperto e/o l’incolumità delle persone;
  2. La tutela e la salvaguardia dei beni culturali del Paese sono un DOVERE non un’opzione. A tal fine il rispetto delle leggi e la collaborazione con le istituzioni sono un elemento imprescindibile e di estrema importanza;
  3. Ogni detectorista, al fine di preservare la propria libertà di praticare responsabilmente il metal detecting, deve porre in essere tutto quanto legalmente possibile per ostacolare e contrastare ogni azione illecita che possa ledere la pratica stessa e/o il patrimonio culturale ed ambientale del Paese. Qualora necessario, non dovrà esitare a rivolgersi e ad interfacciarsi con le Autorità competenti;
  4. Il metal detecting deve essere praticato ove consentito dalla legge (o dove non espressamente vietato). Vanno SEMPRE evitate le aree sottoposte a specifico vincolo (archeologico, monumentale, naturalistico, militare) e le aree con visibili evidenze storiche-antropiche;
  5. Nel praticare il metal detecting va sempre anteposta la sicurezza delle persone, della flora e della fauna;
  6. Nel caso di accesso a terreni privati, dove si intende praticare il metal detecting, chiedere sempre il permesso al proprietario del fondo ricordandosi di prestare la massima attenzione al rispetto del terreno, del lavoro e delle proprietà altrui;
  7. Il detectorista responsabile rispetta la natura e gli animali e “lascia il posto migliore di come l’ha trovato”. Il terreno (o l’arenile in caso di spiaggia) deve essere smosso con metodo e con prudenza (per motivi di sicurezza) e va riportato in sede compattato e, quando possibile, preservando il manto erboso o la vegetazione superficiale. Eventuali buche vanno sempre chiuse e la spazzatura deve essere sempre raccolta e conferita, successivamente, negli appositi contenitori per i rifiuti (operando opportuna diversificazione);
  8. Operare, per quanto possibile con l’ausilio di un indicatore di posizione (GPS) per ragioni di sicurezza e per marcare le coordinate geografiche delle proprie scoperte. La raccolta del punto geografico è obbligatoria qualora si incorra in una scoperta fortuita di bene cultuale;
  9. La pratica del Metal Detecting Responsabile è prerogativa indispensabile per i soci della FIMD. Questi devono divulgarla in tutti contesti possibili, informando e offrendo cooperazione ed aiuto a chiunque ne faccia richiesta.

Tutti i soci della FIMD hanno il dovere di attenersi a quando definito dal presente Codice Etico.

 
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