MEDEA – La piattaforma online per i ritrovamenti

Il Metal Detecting nelle Fiandre è legale sin dall’anno scorso, un grande passo in avanti per la categoria in Belgio. Si dal 2014 però la “Brussels free University” ha lanciato il progetto sperimentale MEDEA. Il progetto MEDEA è stato progettato, tra le altre cose, al fine di creare una piattaforma in grado di fornire agli archeologi e agli altri esperti informazioni sufficienti sugli oggetti archeologici rinvenuti nelle Fiandre mediante un database online. A partire dall’undici febbraio MEDEA esce dalla fase sperimentale e viene aperto al grande pubblico, infatti, in precedenza questo progetto era in una fase di test e solo un numero selezionato di persone ha potuto partecipare.

Ecco in sintesi i passi che devono essere fatti al fine di segnalare una scoperta usando la piattaforma MEDEA:

Dopo la registrazione, è necessario compilare un apposito modulo. La persona che ha fatto la scoperta deve fornire alcune informazioni di base sul ritrovamento, quali il tipo di materiale e le dimensioni, così come alcune immagini di buona qualità del reperto. Inoltre deve essere specificato il luogo esatto in cui è stato trovato l’oggetto. Tuttavia, queste informazioni dettagliate saranno visibili solo agli utenti registrati come “esperti”. Agli altri utenti le informazioni saranno presentate con uno scarto di superficie di circa 7x11km. Una volta che il documento è completo, può essere inviato ad una persona che lo prenderà in esame e controllerà la presenza di eventuali potenziali errori. Se tutti i dati sono corretti, la scoperta sarà pubblicata sulla piattaforma dove potrà essere vista da tutti, anche dagli utenti non registrati, anche se alcune informazioni riservate saranno ovviamente nascoste. In alcune rare situazioni (ad esempio, quando viene ritrovato un tesoro particolarmente importante) le informazioni circa la scoperta non saranno pubblicate fino a quando non verranno effettuate ricerche da parte di esperti sul posto.

La piattaforma MEDEA è un progetto molto promettente, parte di un emozionante sviluppo in ambito di “Open Science” – movimento per rendere la ricerca scientifica, i dati e la diffusione accessibili a tutti i livelli di una società indagatrice, amatoriale o professionale che sia. Essa comprende pratiche come la pubblicazione di ricerche liberamente consultabili, incoraggia gli scienziati alla condivisione delle scoperte e, in generale, rendendo più facile la pubblicazione e la comunicazione della conoscenza scientifica. MEDEA è una piattaforma che si propone per essere un ‘progetto di collaborazione’ in cui gli utenti amatoriali della piattaforma stessa partecipano all’analisi dei dati, quindi non una semplice creazione di un prodotto frutto di un piccolo gruppo di scienziati professionisti. Non vediamo l’ora di vedere come si svilupperà nel prossimo futuro. Forse esperti e autorità di altri paesi saranno ispirati da questo progetto, il che potrebbe incoraggiarli a incorporare qualcosa di simile nei propri sistemi.

Di certo come abbiamo più volte auspicato, una collaborazione simile porta ad un livello superiore la visione della categoria stessa dei cercatori amatoriali come i detectoristi. L’Italia in questo ambito deve fare molta strada per arrivare ad avere un sistema simile. Naturalmente ogni nazione ha un proprio modo di gestire il proprio patrimonio. Quello che ci auspichiamo come categoria è che in un futuro non troppo lontano potremmo avere un riconoscimento di qualche genere che ci porterà ad una pratica del Metal Detecting all’interno di una regolamentazione chiara e scevra da ogni paura derivante da normative estremamente restrittive.

Il nostro impegno è massimo e la nostra passione infinita. Il vostro supporto è fondamentale ma sono sicuro che la strada ormai è tracciata, dobbiamo solo percorrerla con molta umiltà e con la consapevolezza che non sarà nè facile nè breve.

Francesco Manzella – MdClubItalia

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