P.I.R.S. Italia un progetto interessante per l’ambiente!
Inseriamo nel nostro curriculum di detectoristi anche il recupero delle radiosonde con gli amici del PIRS Italia!
P.I.R.S. Italia da oggi nel protocollo d’intesa con la FIMD!
Ho l’immenso onore e piacere di dare un caloroso benvenuto nella famiglia della FIMD agli amici del gruppo di Pronto Intervento Recupero Radiosonde (P.I.R.S. – Italia).
Il PIRS-Italia (https://pirssicilia.it/) nasce in Sicilia (come PIRS-Sicilia) nel 2019 con l’obiettivo di decodificare (grazie ai suoi partecipanti, perlopiù radioamatori) e recuperare le sonde metereologiche lanciate dall’Aereonautica Militare Italiana o da altri enti e istituti di ricerca in meteorologia (anche internazionali).
Nella pratica metereologica, queste sonde (dette anche palloni-sonda), una volta assolto il loro scopo nell’atmosfera, vengono abbandonate al loro destino (arrivano fino a circa 35.000 metri di altitudine prima che il pallone esploda e che si apra il paracadute, presente al suo interno, cominciando a perdere quota gradualmente); l’operazione di decodifica e condivisione dei segnali inviati dalle sonde, su dei database online liberamente accessibili (è possibile recuperare anche sonde “storiche”, disperse da qualche anno), consente di tracciarne la loro ultima posizione durante la discesa e di prevederne il punto di impatto.
Quando le sonde finiscono in mare aperto, purtroppo, il loro recupero diventa quasi impossibile, mentre se avviene su terra non sempre il punto di atterraggio è di agevole o possibile accesso. Questi volontari, nei casi di recupero “fattibile”, si organizzano per non lasciar disperdere in natura questo tipo di strumentazione inquinante, che comprende oltre al paracadute ed il residuo del pallone anche altro materiale plastico (box in polistirolo che protegge il circuito stampato e la batteria che lo alimenta) e la strumentazione elettronica per le rilevazioni (GPS e altri sensori).
Come recita il motto del loro presidente, Pietro Faraone (IT9EWK, sigla che lo identifica come radioamatore), “OGNI SONDA HA LA SUA STORIA”. Quindi invitiamo anche i nostri soci, amici e colleghi detectoristi, durante le loro spazzolate sia in mare/spiaggia che su terra, a segnalare (su https://pirssicilia.it/contattaci/ oppure a pierofar@libero.it) l’eventuale rinvenimento fortuito di queste sonde (che è possibile conservare per ricordo oppure smaltire, differenziando accuratamente i materiali plastici da quelli metallici come le batterie egli altri rifiuti elettronici, RAEE). Concludo comunicandovi che chi, come me, si vuole mettere a disposizione del PIRS-Italia attivamente per il recupero di eventuali sonde vicino le proprie zone può mettersi in contatto tramite l’indirizzo email sopracitato, oppure cominciare ad informarsi consultando il loro sito web (https://pirssicilia.it/) o, ancora, il loro canale YouTube (https://www.youtube.com/@pirssicilia); inoltre, se volete dare un’occhiata alle loro ultime imprese iscrivetevi al canale “P.I.R.S. ITALIA (Recupero Radiosonde Meteo)” su WhatsApp: https://whatsapp.com/channel/0029VaDkaedIN9irAZOwTX2S.
Maurizio Zarcone
m.zarcone@fimd.it
Consigliere FIMD