METAL DETECTING, UN HOBBY PER TUTTA LA FAMIGLIA?

Passo lento, sguardo attento e fisso sul terreno, andatura sicura. Ondeggia il suo “strumento”, armato fino ai denti di paletta, zappetta e pinpointer, come un militare pronto per la sua ultima  battaglia. Procede imperterrito pronto a scavare l’impossibile ed è difficile distogliere la sua attenzione.

Sì…stiamo parlando proprio di lui, del Detectorista medio che si muove in solitaria,  curioso, ostinato neanche fosse un orso alla ricerca dell’ultimo favo di miele.

Guai ad incrociare qualche “concorrente” sul proprio cammino perchè questi, sono “affari” da svolgere in solitaria, attività riservate ad uomini e donne tutti d’un pezzo.

Onestamente? Non sono poi tanto d’accordo con questa descrizione e imploro il permesso di dire umilmente la mia.  

Chiedo fin d’ora scusa ai puristi del settore ma oggi voglio sfatare un mito e dirvi che potete smetterla di litigare con mogli, mariti, fidanzati/e e figli/e che vi reclamano nei giorni di festa e nei fine settimana. E voglio anche dirvi che sì, il Metal Detecting Responsabile può essere uno di quegli hobby da praticare finalmente tutti insieme in compagnia o in famiglia! A meno che, ovviamente, non ci sia qualcuno che abbia qualcosa contro le lunghe passeggiate all’aperto. Ma sfido chiunque, dopo un anno e mezzo di lockdown in tempo di Covid a preferire la poltrona di casa ad una bella giornata all’aria aperta.

Orbene, assodato che la voglia di evasione dalle quattro mura domestiche sia predominante su tutto, veniamo al dunque: da dove iniziare?

Iniziamo dalle motivazioni: perché proprio questo hobby e non magari un torneo di “asso pigliatutto” al bar sotto casa?

Perché il Metal Detecting ci consente innanzitutto di stare all’aria aperta, di respirare aria pura, di fare movimento, di osservare albe e tramonti che nemmeno in Madagascar possiamo vedere, di assaporare un bel panino con frittata ai peperoni all’ombra di una quercia secolare ma , soprattutto, di ampliare le nostre conoscenze. Già, perché uscire con il Metal Detector non vuol dire solo farsi prendere dall’enfasi ogni volta che troviamo qualcosa da scavare ma anche e soprattutto pianificare la nostra uscita studiando il territorio e la sua storia in modo da sapere bene cosa possiamo aspettarci e soprattutto se possiamo o meno effettuare attività di ricerca in quella zona.

Infatti, altro argomento da affrontare con i nostri compagni di avventura riguarda le leggi che regolamentano il nostro hobby.

….O meglio, che non lo regolamentano in maniera diretta ma trasversalmente dandoci indicazioni su dove possiamo effettuare le nostre ricerche, su dove è vietato andare e su come comportarci in caso di ritrovamenti di un certo tipo.

Passiamo poi a spiegare bene quali sono le attrezzature indispensabili alle nostre ricerche.

MD, Pinpointer, paletta, GPS, saranno i nostri compagni di avventura. Occorre spiegare bene il loro funzionamento ma anche le tecniche di ricerca e di scavo con tutti gli accorgimenti e le buone prassi del caso. Una delle cose più importanti da sapere, infatti, è che non bisogna mai scavare direttamente sul Target!! Si potrebbe incorrere in residuati bellici e vi assicuro che non è per niente raro! Così come è buona norma ricoprire sempre accuratamente la porzione di terreno movimentato.

Una volta solleticata la curiosità dei nostri candidati al ruolo di “accompagnatori”, (assicurando, magari, anche una golosa colazione sul campo ed un pic nic di tutto rispetto) statene pur certi, saranno loro a buttarvi giù dal letto la domenica mattina per chiedervi di andare a spazzolare!

E se non ci credete, vi racconto la mia personalissima esperienza.

Ho tre figli, di cui due ormai adolescenti. Prima della tempesta ormonale tipica di questo periodo, i primi due mi seguivano spesso nel mio hobby. All’epoca avevo un MD “entry level” di quelli “accendi e vai”.  Curiosi come due scimmiette, mi tartassavano di domande finché, dopo una lezioncina veloce veloce sui campi elettromagnetici, sulla conduttività dei metalli e sul funzionamento del MD decisi di portarli con me nella loro prima esperienza sul campo. Andammo a spazzolare su una campagna di proprietà di un conoscente. Fu un giornata divertentissima! Trovammo solo un mare di “rumenta” (spazzatura) ma questo non ci impedì di fantasticare sul perché si trovasse lì , ipotizzando storie (a volte al limite dell’assurdo) che hanno solleticato la nostra fantasia e curiosità consentendoci di trascorrere una giornata diversa dalle solite, una giornata di condivisione, all’aria aperta, con le mani e le ginocchia sporche di terra!

Anche il mio compagno mi segue spesso. Lui però preferisce scavare perché vuole essere il primo a trovare il target….ed io lo lascio fare perché trovo estremamente divertente osservare la sua espressione di fronte all’ennesimo fondello di cartuccia da caccia estratto dal terreno! Sissignori perché la maggior parte delle volte finirà così: tanto divertimento e solo una manciata di rifiuti da portare a casa e differenziare.

E ricordate sempre: la sicurezza prima di tutto!

Lo sapete meglio di me ma “repetita iuvant”: lì sotto potrebbe esserci di tutto, anche un ordigno bellico inesploso…, pertanto un consiglio che mi sento di darvi per garantire massimo divertimento per tutti è di studiare molto bene la storia dei luoghi nei quali ci apprestiamo ad effettuare le nostre ricerche. Sapere se quel terreno è stato oggetto di combattimenti può evitare di incappare in brutte sorprese.

Pertanto, per iniziare a praticare il nostro hobby in modalità “condivisione”, suggerirei di iniziare magari in qualche fondo di vostra proprietà o di qualche vostro conoscente (sempre previa richiesta di autorizzazione, mi raccomando!): associare eventuali ritrovamenti alla storia di famiglia dei proprietari del fondo (vecchi bottoni, posate, monete…) potrebbe rivelarsi bello ed istruttivo!

Non mi rimane che augurarvi fantastiche giornate in compagnia e ricordarvi che per qualsiasi dubbio e perplessità la grande squadra della FIMD rimane, come sempre, a vostra disposizione!

Lorena Persoglio – Responsabile Editoriale

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