In Piemonte è record di ritrovamenti bellici. L’eredità esplosiva della Seconda Guerra Mondiale.
Arrugginite, spesso racchiuse in involucri consumati, in apparenza innocue. A volte affiorano dagli scavi di un cantiere o spuntano fuori da una vecchia soffitta. Eredità per lo più della Seconda Guerra Mondiale, bombe e granate sono un pericolo «dormiente», instabile, da maneggiare con cura. A settant’anni dalla fine del conflitto i ritrovamenti sono frequenti.
Dall’inizio dell’anno sono già più di 20 gli ordigni neutralizzati nell’area nord-ovest dagli artificieri del 32° Reggimento genio guastatori della Brigata alpina Taurinense, in sette interventi. In genere piccole bombe a mano, o proiettili d’artiglieria. A gennaio gli alpini hanno effettuato cinque bonifiche in Piemonte: «la Regione – assicurano i militari – dove i ritrovamenti sono statisticamente più numerosi». Di recente, in provincia di Torino, sono stati recuperati due ordigni: una granata di artiglieria da 90 millimetri nel territorio di San Carlo Canavese, in borgata Baima, e una bomba da mortaio, calibro 81, sul monte Musiné, nel comune di Caselette. Altri due interventi in provincia di Cuneo e uno ad Asti.
Il record con il più alto numero di bonifiche in una sola giornata spetta però alla città di Genova, soprattutto nell’area portuale: 12 ordigni messi in sicurezza il 19 gennaio scorso a calata Bettolo, dove sono in corso i lavori di ammodernamento e di ampliamento del porto commerciale. La Liguria rientra nell’area di competenza della Taurinense perché dal 2006 al 32° Reggimento genio guastatori è assegnata la protezione del territorio nord-ovest, in virtù anche dell’esperienza maturata in numerose missioni all’estero, alcune tragiche, dove gli artificieri sono stati costretti a misurarsi con insidiosi ordigni artigianali. Gli specialisti del 32° reggimento genio guastatori di Torino, così come gli altri operatori dell’Esercito, sono organizzati in team di pronto intervento denominati «EOD», acronimo inglese di «Explosive Ordnance Disposal», cioè bonifica di ordigni esplosivi. «Il 32° reggimento genio guastatori, oltre a bonificare il territorio dai numerosi residuati bellici, interviene anche in caso di calamità naturali, ed è una risorsa della Brigata alpina Taurinense».
via www.lastampa.it